L'infiammazione a basso grado è una condizione silenziosa che può avere un impatto significativo sul corpo, spesso senza sintomi evidenti come febbre o gonfiore. Tuttavia, questa forma di infiammazione cronica è strettamente legata a una serie di disturbi, tra cui il dolore cronico e muscolare.
Quando l’infiammazione persiste a livello sistemico per lunghi periodi, anche se a livelli moderati, può alterare il modo in cui il corpo percepisce il dolore. Le cellule infiammatorie rilasciano sostanze chimiche, come le citochine, che sensibilizzano i nervi e i recettori del dolore, aumentando la percezione di dolori muscolari e articolari. Questo fenomeno è noto come "sensibilizzazione centrale", un meccanismo che rende il corpo più reattivo anche a stimoli che normalmente non provocherebbero dolore.
Inoltre, l'infiammazione cronica può interferire con i processi di riparazione dei tessuti, contribuendo a dolori muscolari persistenti e alla sensazione di rigidità. Anche se spesso non viene riconosciuta come causa primaria, l'infiammazione a basso grado è sempre più associata al dolore cronico diffuso, come quello presente in condizioni come la fibromialgia o l'artrite reumatoide.
In sintesi, il legame tra infiammazione a basso grado e dolore cronico è reale e complesso, evidenziando come l'infiammazione silente possa influire profondamente sulla qualità della vita di chi ne soffre.
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