Negli ultimi anni, diverse ricerche hanno evidenziato un collegamento tra depressione, ansia e l'infiammazione a basso grado, una forma di infiammazione cronica e silente. Questa infiammazione può avere un impatto significativo sul cervello e sul sistema nervoso, contribuendo allo sviluppo o al peggioramento di disturbi dell'umore come la depressione e l'ansia.
L'infiammazione a basso grado è caratterizzata dal rilascio continuo di citochine pro-infiammatorie, molecole che possono interferire con i neurotrasmettitori, come la serotonina e la dopamina, che regolano il nostro umore e il senso di benessere. L'eccesso di queste citochine può alterare il normale funzionamento del sistema nervoso centrale, riducendo i livelli di serotonina, una delle sostanze chimiche responsabili della regolazione dell'umore.
Inoltre, l'infiammazione cronica può aumentare i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, peggiorando ulteriormente lo stato d'ansia e amplificando i sintomi della depressione. Le persone che soffrono di infiammazione a basso grado possono sperimentare un peggioramento del tono dell'umore, maggiore irritabilità e un senso costante di ansia, anche in assenza di fattori scatenanti esterni evidenti.
In sintesi, il legame tra depressione, ansia e infiammazione a basso grado dimostra come i processi infiammatori nel corpo possano influenzare profondamente il cervello e il benessere emotivo, contribuendo allo sviluppo di disturbi dell'umore e accentuandone i sintomi.
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