L’infiammazione è una risposta naturale del corpo a infezioni, traumi e stimoli come l’alimentazione scorretta, lo stress e i danni cellulari. Con l’aumento dell’aspettativa di vita, il nostro sistema immunitario deve affrontare questi stimoli per periodi sempre più prolungati, rischiando di sviluppare una condizione di infiammazione cronica di basso grado. Questa infiammazione silenziosa, priva dei classici sintomi come gonfiore o dolore, rappresenta un rischio significativo per la salute a lungo termine.
Il Ruolo del Microbiota Intestinale
Un elemento chiave è il microbiota intestinale – la popolazione di microbi che vive nell’intestino e svolge numerose funzioni benefiche. Tuttavia, un’alterazione di questo equilibrio (disbiosi) può contribuire allo sviluppo di infiammazioni che aumentano, silenziosamente, i rischi per la salute. Man mano che si invecchia, infatti, il microbiota tende a cambiare, attivando il sistema immunitario in modo cronico in un fenomeno noto come inflammaging. Questo processo è alimentato da segnali interni, come i detriti cellulari e le proteine ossidate, ma anche dallo stile di vita e dalle scelte alimentari.
Gli Effetti dell’Alimentazione e dello Stile di Vita
La qualità della dieta gioca un ruolo fondamentale. Diete ricche di zuccheri e grassi e povere di alimenti vegetali e vari possono provocare disbiosi intestinali, che a loro volta aumentano il rischio di infiammazione cronica. Queste disbiosi riducono la produzione di acidi grassi benefici, alterano la motilità intestinale e compromettono la barriera intestinale, facilitando il passaggio di molecole proinfiammatorie nel sangue. Queste molecole, una volta in circolo, attivano cellule immunitarie coinvolte in malattie come l’aterosclerosi e favoriscono la produzione di proteine associate all’Alzheimer, aggravando i danni legati all’invecchiamento.
La malnutrizione per eccesso – ovvero l’eccesso di nutrienti – può anche scatenare l’infiammazione. L’accumulo di grassi porta le cellule adipose a ingrandirsi fino a un punto critico in cui iniziano a promuovere un tipo specifico di infiammazione, nota come infiammazione metabolica. Questo processo è strettamente legato a condizioni come obesità e diabete di tipo 2. Inoltre, un eccesso di grassi aumenta lo stress ossidativo e la produzione di citochine proinfiammatorie, che intensificano il rischio di sviluppare patologie croniche.
L’Inflammaging e l’Accumulazione di Infiammazione Silente
L’infiammazione cronica di basso grado si accumula nel corso di anni o decenni, spesso senza sintomi evidenti, costituendo una minaccia silente per la salute. Fattori esterni come lo stress, l’inattività fisica e una dieta squilibrata si sommano a fattori interni legati all’età, come l’accumulo di cellule senescenti e detriti cellulari, aumentando la vulnerabilità dell’organismo.
Un’importante molecola associata a questa condizione è la proteina C reattiva (PCR), che si eleva significativamente in caso di infiammazione cronica. Elevati livelli di PCR sono correlati a un rischio maggiore di sviluppare tumori e altre patologie, riducendo le aspettative di vita.
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